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 Comunicazioni


 

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Non sono più i tempi dei navigatori romantici che non disponevano a bordo di alcun sistema di comunicazione a lunga distanza, e tuttalpiù affidavano le loro notizie ad occasionali incontri con navi o pescherecci di passaggio!

Negli ultimi anni la tecnologia delle telecomunicazioni ha fatto progressi enormi, mettendo a disposizione anche del diportista soluzioni di costo ed ingombro contenuti, che solo pochi anni fa erano accessibili solo a mezzi ben più grandi e dal portafogli ben fornito!

Non sono passati molti anni da quando, durante le nostre crociere estive, dovevamo sobbarcarci lunghe code ai rari telefoni pubblici abilitati alle chiamate internazionali, per far avere nostre notizie ai familiari a casa; oggi la disponibilità quasi universale dei telefoni cellulari ha eliminato il problema, almeno per navigazione costiera.

Un'altra importante evoluzione degli ultimi anni è l'avvento di internet, sia per lo scambio di e-mail che rappresentano una valida - ed economica - alternativa alle comunicazioni telefoniche, e sia per l'accesso al web, utile a mille scopi (previsioni meteo, acquisti on-line, web-banking, ecc.).

L'avvento di nuove tecnologie ha invece quasi completamente fatto sparire i tradizionali - e costosissimi! - servizi di telefonia via radio (VHF o SSB) che erano la principale modalità di comunicazione terra-nave.

Rileggendo queste note, appare evidente che la parola che compare più frequente è "costoso"!  In effetti, il problema è tutto qui: la tecnologia permette di tutto, occorre identificare le soluzioni che hanno un costo accessibile.

 

TELEFONIA:

- telefoni pubblici:

Probabilmente, solo in qualche località molto remota dovremo ricorrere ai telefoni pubblici in assenza di qualsiasi altra infrastruttura.
E' tuttavia possibile che l'uso dei telefoni pubblici per effettuare chiamate internazionali sia più economico di altre soluzioni, varrà la pena di tenere d'occhio le tariffe!

- telefoni cellulari (GSM):

L'avvento del sistema GSM, ormai presente nella stragrande maggioranza dei Paesi in tutto il mondo, ha rappresentato una vera rivoluzione: un telefonino acquistato in un Paese, può effettuare e ricevere chiamate quasi dovunque.

Sicuramente, questo sarà il nostro mezzo primario di comunicazione quando saremo in porto.

Un aspetto da tenere presente è che il sistema GSM utilizza, in giro per il mondo, 4 diverse bande, di cui 1 è usata in pochissimi Paesi, tra cui proprio varie isole dei Caraibi.

Per il nostro viaggio ci siamo quindi dotati di telefoni cellulari quadri-banda (dei comuni Motorola V3 Razr): tutti uguali, più uno di scorta, per semplificare la gestione di batterie, caricabatterie, software di gestione da PC, ecc.

Il vero problema dei telefoni cellulari quando si viaggia all'estero, e specialmente in località remote come quelle in cui ci recheremo, è costituito dai costi: le tariffe per le chiamate internazionali sono molto alte, ed inoltre ci sono costi "nascosti" come quelli degli SMS e della Segreteria Telefonica (che comporta 2 chiamate internazionali e magari anche un SMS!); inoltre, nel sistema GSM è sempre il telefono mobile a pagare le chiamate internazionali, anche quelle ricevute!

Una possibile parziale soluzione è di acquistare in ogni Paese delle SIM locali: oltre a permettere di chiamare i telefoni del Paese stesso a tariffe locali, spesso questi operatori offrono anche tariffe internazionali più convenienti, e le chiamate internazionali in ricezione sono pagate dal chiamante e non dal mobile.
Chiaramente, questa soluzione ha senso più per lunghe permanenze che non per tappe di pochi giorni, oltre all'ovvio inconveniente di dover continuamente cambiare il proprio numero: non molto pratico per i parenti a casa!

Una alternativa che stiamo considerando è quella di acquistare una SIM prepagata tra quelle offerte da operatori che si indirizzano specificamente ai viaggiatori internazionali (come per esempio la GYM SIM): generalmente le tariffe sono simili a quelle di servizi VoIP, e si riceve in dotazione un proprio numero di telefono (tipicamente un numero del Liechtenstein o di Guernsey o altri Paesi stranieri) attraverso il quale i parenti possono chiamare, pagando loro la chiamata (comunque ad una tariffa non esorbitante).
L'inconveniente di questi sistemi è che non sempre le loro infrastrutture tecniche sono di buona qualità, per cui si rischia che il servizio sia di fatto inservibile; è comunque un piccolo rischio, dato che tipicamente si può acquistare una SIM prepagata per poche decine di Euro. 

- servizi di radio-telefonia (via VHF o SSB):

Per molti decenni le radio ad onde medio/corte sono state l'unico mezzo di comunicazione mare-terra; grosse, complesse e difficili da usare, a queste si sono poi aggiunte le molto più semplici, compatte ed economiche radio VHF, la cui portata è limitata a qualche decina di miglia, e che sono di fatto divenute di impiego universale a bordo delle piccole imbarcazioni ma anche a bordo delle navi per tutte le comunicazioni a breve distanza.

Per molto tempo, la radio è stata anche l'unico mezzo disponibile a bordo delle navi per collegarsi alla rete telefonica: si chiamava via radio una stazione di terra e l'operatore effettuava la chiamata telefonica e metteva in collegamento i due interlocutori; chiunque fosse in ascolto sulla radio poteva sentire le telefonate, ed era piuttosto complicato ricevere chiamate richieste da un utente telefonico a terra.  Inoltre, per usufruire del servizio era obbligatorio appoggiarsi ad un servizio di gestione ("Accounting Authority") che provvedeva al pagamento delle chiamate ai vari operatori coinvolti.  Il costo delle telefonate era piuttosto alto, ed a questo bisogna aggiungere l'abbonamento col Gestore, anch'esso molto costoso, specialmente per l'uso con la radio SSB.

Abbiamo avuto l'abbonamento a questo servizio (solo per il VHF) per oltre 30 anni, ma in effetti sono passati più di 15 anni dall'ultima volta che lo abbiamo utilizzato!    Da qualche anno finalmente anche in Italia l'obbligo di avere l'abbonamento per poter avere una radio a bordo è stato tolto (prima per il VHF, e solo recentemente anche per la radio SSB) e quindi dopo la vendita di Shaula Due non l'abbiamo più rinnovato.

Questa è una tendenza generale: il telefono cellulare vicino alla costa, ed i vari sistemi di telefono satellitare durante la navigazione hanno completamente soppiantato questa vecchia tecnologia, tanto che sempre meno stazioni di terra continuano ad offrire il servizio.

In Italia la radio VHF è obbligatoria per navigazione lontano dalla costa, ma anche se non lo fosse non ne faremmo a meno, è lo strumento primario di comunicazione in mare.

La situazione è diversa per la radio SSB (onde medio/corte): le navi le usano ancora, perchè per loro è obbligatorio, ma l'avvento di sistemi satellitari dedicati all'uso marittimo le ha di fatto relegate ad un ruolo di sistemi di riserva.

Perchè allora abbiamo a bordo una radio SSB?  Tanto per iniziare, è richiesta dalle regole del Blue Water Rally, ma comunque ci sono altri usi:

- chiamate di emergenza durante le navigazioni oceaniche (fuori portata del VHF)

- comunicazioni (gratuite!) con tutte le altre barche (la radio SSB è ancora molto diffusa sulle barche oceaniche) ed in particolare con la flotta del Blue Water Rally

- ricezione ed invio di e-mail a basso costo (v.più sotto)

- ricezione di bollettini meteo e meteofax (gratuiti!)

Le radio per uso a bordo devono essere omologate a tale scopo ed iscritte nella "Licenza di Esercizio Radioelettrico" (sic!), che è un documento ufficiale dell'imbarcazione, e può essere richiesto dalle Autorità in qualunque momento.   Inutile dire che questo comporta che le radio per uso nautico sono più costose di quelle, per esempio, per uso amatoriale!

Da alcuni anni sono in vigore nuove normative tecniche per le radio nautiche, che richiedono la presenza del cosiddetto DSC (Digital Selective Calling): in poche parole, questo significa che ad ogni stazione è assegnato un numero identificativo di 9 cifre (chiamato MMSI) in modo tale che è possibile "chiamare" in modo selettivo solo quella stazione (la conversazione comunque avviene sui canali pubblici).
Inoltre, il sistema DSC è equipaggiato in modo tale che con la semplice pressione di un bottone, si invia automaticamente un messaggio di emergenza che contiene lo MMSI dell'imbarcazione e la sua posizione, ricavata dal GPS.

Il problema del DSC è che il vecchio patentino valido per le radio tradizionali non è più valido, ed in Italia non è ancora chiaro come si possa ottenere quello nuovo, in particolare per la radio SSB; alla fine, sono andato in Inghilterra dove diverse organizzazioni offrono corsi per il "Long Range Certificate": io ho utilizzato la RT Training.

Per la radio VHF, abbiamo optato per una ICOM M601, all'epoca il modello di punta della Icom tra i VHF dotati di DSC; per quanto riguarda invece la radio SSB, in quel periodo non era disponibile alcun modello Icom omologato per l'Europa e così abbiamo dovuto forzatamente adottare una ottima ma costosa SAILOR 4500e, l'unica tra le tre (!) radio SSB omologate ad essere del tipo "split", con una piccola console di comando separata dal ricetrasmettitore vero e proprio (che è enorme ma può essere alloggiato fuori vista).  Purtroppo, è alimentata a 24 volt tramite due costosi inverter professionali, di cui necessariamente dobbiamo avere anche una coppia di riserva!
Nel frattempo, la Icom ha omologato la nuova M801: se fosse stata disponibile un anno prima, l'avremmo senz'altro adottata!

- telefoni satellitari per uso generale:

Da alcuni anni sono disponibili vari servizi di telefonia satellitare per uso civile; inizialmente molto cari e basati su apparecchiature ingombranti, sono anch'essi scesi di prezzo e gli apparecchi sono relativamente poco ingombranti.

Il grande pregio di questi sistemi è la loro semplicità d'uso, analoga ai normali telefoni cellulari.

Fondamentalmente, la scelta è fra 3 sistemi:

- Thuraya, il più economico sia per il costo dei terminali che del servizio, la cui copertura è però limitata all'Europa, Africa e Medio Oriente.  Un'ottima soluzione per le nostre abituali navigazioni nel Mediterraneo, ma inadatto per una circumnavigazione.

- Globalstar, più costoso e la cui copertura, a dispetto del nome, è sopratutto concentrata sulle terre, mentre non è garantita nel Nord Atlantico ed è proprio assente nel Pacifico del Sud.

- Iridium, risorto dalle proprie ceneri dopo il fallimento, che è l'unico dei tre ad offrire una copertura veramente globale ad un prezzo accessibile ai comuni mortali.

La scelta nel nostro caso è stata quindi pressoché obbligata a favore dell'Iridium; al London Boat Show ho acquistato un Terminale Motorola 9505A ed una scheda SIM prepagata da 500 minuti (al costo di circa 1,5 Dollari USA al minuto).

Il prezzo al minuto delle chiamate non è male (è sempre lo stesso da qualsiasi località) e risulta competitivo (o nettamente più economico) dei telefoni cellulari, specialmente quando ci si trova nel genere di Paesi in cui navigheremo.

Il problema è che la SIM prepagata deve essere ricaricata almeno una volta all'anno: il traffico eventualmente non utilizzato non và perduto, ma di fatto si è obbligati a spendere circa 800 dollari ogni anno.  Per la durata del viaggio và bene, ma una volta tornati difficilmente troveremo conveniente mantenere "vivo" l'abbonamento! 

Per fortuna, abbiamo acquistato il telefono con largo anticipo per avere il tempo di sperimentarlo: dopo poche settimana, l'apparecchio si è guastato!    Il venditore (la Cactus Navigation & Communication di Londra) ha gestito la riparazione in garanzia in modo ineccepibile, ma il telefono riparato ha impiegato 3 mesi per ritornarci: se fossimo stati in viaggio, saremmo rimasti senza per molto tempo!
Questo episodio ci ha portato ad acquistare un secondo terminale in configurazione base, da tenere come pezzo di ricambio.

I principali sistemi di comunicazione a bordo di Shaula3:

(sopra)

- Il telefono satellitare Iridium

- La ricetrasmittente portatile VHF Icom M31

(sotto)

- Il ricevitore NAVTEX Furuno

- La radio MF/HF SSB Sailor 4500e (la centralina verde)

- La radio VHF Icom M601

 

 

- servizi "Voice over IP" (VoIP) di telefonia via internet:

La tecnologia per parlarsi tra due computer collegati tramite internet esiste da diversi anni, ma solo in tempi recenti, con l'avvento di connessioni internet a larga banda e di apparecchiature apposite, si sono diffusi operatori che offrono la possibilità di comunicare da un PC (o da speciali telefoni collegati ad internet) direttamente con normali telefoni.   Il "trucco" è che la telefonata viaggia su internet per la maggior parte del percorso, ed esce sulla rete telefonica solo nel paese di destinazione della chiamata: le tariffe sono molto convenienti, specialmente per chiamate internazionali.

Il più noto operatore che offre questo servizio è SKYPE: dialogare tra due computer collegati entrambi al sistema è gratuito, mentre per usufruire del servizio di chiamata verso ("Skype-out") o da ("Skype-in") telefoni fissi (quest'ultimo non disponibile in tutti i Paesi) occorre creare un deposito da cui verranno scalati i costi delle chiamate.

Naturalmente, ci organizzeremo per utilizzare Skype durante il viaggio, ma lo consideriamo solo come un sistema addizionale, dato che ci sono delle controindicazioni che potrebbero limitarne molto l'utilizzo in un caso come il nostro:

- Skype ha senso solo se si dispone di una connessione ad internet veloce ed a costo contenuto (p.es. connessione wi-fi, o da un internet cafè), la cui disponibilità durante il viaggio probabilmente sarà limitata alle località più importanti.

- La funzione "Skype-in" che permette di essere chiamati da parte di telefoni di rete fissa è per ora disponibile solo in pochissimi paesi; inoltre presuppone che noi a bordo si sia connessi ad internet e con Skype attivo proprio nel momento in cui arriva la chiamata, per cui chiaramente sarà possibile solo per chiamate pre-concordate.

- radio amatoriali (HAM):

Molti navigatori oceanici utilizzano radio SSB amatoriali, sopratutto per comunicare tra di loro o con stazioni dedicate che operano sulle frequenze amatoriali; qualche stazione offre perfino servizi di telefonia e di e-mail.
Si tratta comunque di sistemi "non marini" e che non consentono (a meno di modifiche teoricamente illegali...) di comunicare con stazioni SSB marine.   Analogamente, le radio SSB marine non possono operare sulle bande amatoriali, sempre a meno di modifiche non particolarmente difficili da fare ma teoricamente illegali.

Inoltre, occorre necessariamente avere la licenza di radioamatore, non facilissima da conseguire.

L'unico vantaggio è il relativamente basso costo delle radio amatoriali rispetto a quelle omologate per uso marino.

Non abbiamo preso particolarmente in considerazione questi sistemi: non avendo la apposita licenza, non aveva veramente senso.

- sistemi satellitari marittimi (Inmarsat):

Sulle navi, vengono utilizzati ormai da decenni tutta una serie di sistemi satellitari realizzati dal consorzio INMARSAT: generalmente, sono troppo ingombranti e costosi per uso su piccole barche da diporto anche se non è raro vederli sulle imbarcazioni più grandi.

L'unico sistema che per costo e dimensioni avremmo potuto prendere in considerazione è l'Inmarsat Mini-M, che per molti versi è simile all'Iridium.
La copertura è però inferiore a quella dell'Iridium, ed i costi un po' più alti, per cui l'abbiamo scartato.

NOTA: i sistemi della serie Inmarsat evolvono continuamente, ed è perfettamente possibile che un giorno diventino accessibili anche per le medio-piccole imbarcazioni da diporto!

 

SERVIZI DATI (email e web-access):

- internet cafè:

Abbiamo poca dimestichezza con questa soluzione "a bassa tecnologia" (ma anche a basso costo!) per accedere ad internet durante il viaggio: finora non ne abbiamo avuto bisogno, ma per un viaggio come il Blue Water Rally è assai probabile che in molte località minori questa sia l'unica soluzione disponibile.

Una novità tecnologica da tenere presente è costituita dalle nuove memory-stick USB precaricate con U3, una specie di "sistema operativo portatile" che permette di far girare su un computer ospite del software che si trova sulla memory stick stessa, senza necessità di installare nulla nel computer stesso: un'ottima soluzione per rendere facilmente "portatili" degli applicativi software, e perfetta per gli internet cafè!
Esistono molti programmi U3-compatibili, anche gratuiti, che possono essere scaricati dal sito web di U3, incluso programmi di e-mail, antivirus, web browsers, eccetera.

- wi-fi:

La tecnologia wi-fi stà rapidamente diffondendosi come soluzione per offrire accesso ad internet a tutti i computer che si trovano entro il raggio di copertura del sistema (al massimo 100-200 metri, spesso meno).

Il problema è "chi paga"!   Ci sono esercizi che offrono il servizio gratuitamente ai loro clienti, altri che danno il servizio a pagamento per un prezzo tutto sommato ragionevole (qualche Euro per un'ora di collegamento) ed altri che praticano prezzi assolutamente esagerati!
(e ci sono anche reti private non protette, che sono di fatto accessibili a chiunque passi nelle vicinanze con un PC!...)

Presumibilmente, troveremo un accesso wi-fi in molte delle località in cui ci recheremo (Marina, alberghi fronte-mare, ecc.): a volte la connessione direttamente dalla barca può essere problematica a causa della distanza dall'antenna, per cui ci siamo dotati di una antenna supplementare da esterno.
Speriamo solo che le tariffe siano ragionevoli!

- GSM/GPRS/UMTS:

Le reti GSM generalmente consentono anche chiamate dati (ammesso che il proprio abbonamento lo consenta); per collegarsi ad internet occorre però collegarsi ad un "service provider", e chiaramente è necessario che la chiamata sia ad un numero locale: chiamare il proprio provider abituale con una chiamata internazionale è decisamente troppo costoso!

Molti internet-access provider offrono - a pagamento - un servizio di accesso internazionale; se si pensa di fare un uso esteso di questa soluzione, occorre fare un po' di shopping prima della partenza!

Le connessioni dati via GSM sono molto lente, con una velocità massima teorica di 9600 bit/sec.  Dato che le chiamate dati normalmente costano in funzione della durata, e se una connessione è lenta ci vuole più tempo per trasferire i dati, il costo può rapidamente diventare proibitivo.

Il GPRS è una tecnologia per la trasmissione dati "veloce" disponibile su molte reti GSM; due problemi:
- non è poi mica tanto veloce (poco più del GSM, in realtà), e
- le tariffe sono assurde!  generalmente si paga a volume di dati e non a tempo, ma i prezzi sono troppo alti.

UMTS è una tecnologia ancora più recente, più veloce del GPRS e, manco a dirlo, ancora più cara!  Inoltre, è ancora poco diffusa fuori dai paesi più industrializzati.

Noi partiamo attrezzati per utilizzare GSM e GPRS, ma dovremo fare attenzione a farne un uso molto limitato (per le e-mail, ma non per il web).

Ovviamente, qualsiasi tecnologia basata sul telefono cellulare è utilizzabile solo in prossimità della costa o in porto e non è utilizzabile in mare aperto.   Per le connessioni dati durante le traversate, bisogna cercare altre soluzioni.

- servizi dati su radio SSB:

Utilizzando un apposito modem (PACTOR) è possibile trasmettere dati tramite la radio SSB: occorre ovviamene collegarsi ad una stazione di terra opportunamente attrezzata ed esistono sia servizi commerciali (Kiel Radio, Montecarlo Radio ed altre) e sia servizi a basso costo, di cui il più popolare tra i diportisti è Sailmail.

Per un prezzo annuo di 250$ USA, Sailmail consente 10 minuti al giorno di collegamento per inviare e ricevere e-mail; il sistema è molto lento (2400 bit/s), quindi sono consentite solo e-mail senza allegati e di lunghezza limitata, con l'unica eccezione dei file GRIB (Meteo).
Sufficiente per inviare e ricevere 2 o 3 e-mail e magari un file Grib, giusto per dare notizie a casa e ricevere messaggi urgenti, ma decisamente insufficiente per condurre il proprio business dalla barca!

I pregi, ovviamente, sono il costo contenuto e la copertura globale attraverso stazioni distribuite in tutto il mondo.

Una volta fatto la spesa per la radio SSB, è stato un passo naturale equipaggiarsi per utilizzare Sailmail, anche se il modem Pactor III è piuttosto costoso e l'uso del sistema non è facilissimo; le prime prove fatte con la stazione Sailmail in Belgio (400 miglia di distanza) sono state positive, mentre solo occasionalmente siamo riusciti a collegarci con la stazione nel Mar Rosso (1300 miglia).

- telefoni satellitari generali:

Anche i telefoni satellitari, tra cui Iridium, permettono trasmissioni dati a bassa velocità (2400 bit/s) sia per e-mail che per connessione al web (utilizzando appositi software di compressione per ottimizzare l'utilizzo della banda così limitata).

Si paga a tempo, sempre i soliti 1,5 $/minuto: non economico, ma il software è molto efficiente e per lo scambio di poche e-mail di breve durata basta meno di un minuto.

Il software di Sailmail è capace di interfacciarsi anche con Iridium (o col GSM), così non c'è bisogno di usare sistemi di e-mail diversi a seconda di come ci si collega.

Le prime prove sono state abbastanza positive, siamo ragionevolmente confidenti che tra Sailmail ed Iridium riusciremo a comunicare durante le traversate (e magari anche quando saremo sotto costa, in assenza di altre alternative).

- sistemi dati satellitari (RBGAN):

Il sistema RBGAN di Inmarsat è stato introdotto recentemente, come soluzione - relativamente - a basso costo per la trasmissione-dati ad alta velocità via satellite.

Troppo costoso per noi, potrebbe diventare il sistema di trasmissione dati del prossimo futuro.

- sistemi satellitari marittimi (Inmarsat):

Pur essendo questi i sistemi "ufficiali" per uso nautico, sono tutti troppo ingombranti e costosi per una imbarcazione come la nostra.

 

CONSUNTIVO: su questo argomento, leggete i commenti alla fine del viaggio  sul nostro Blog!
 

 

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 11/11/2014

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