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 Grecia


 

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08/05/2009

ATLANTIDE?...


 

 

 

 

 

 

 

 

L'isola di Santorini, o Thira come si chiama adesso, è alquanto sconcertante: praticamente è formata solo dall'orlo della caldera di un vulcano, larga quasi 10 chilometri ed aperta in alcuni tratti ed invasa dal mare, con il cratere del vulcano che fà capolino da una isoletta al centro.
L'isola aveva già pressapoco questa forma quando vi fiorì una ricca e sofisticata civiltà, contemporanea ma apparentemente distinta da quella presente sulla vicina Creta, tra il 3000 ed il 1600 A.C.

Questa civiltà era la indiscussa dominatrice nell'Egeo, grazie alla propria superiorità tecnologica ed alla potente flotta.

Poi, più niente. Entrambe le civiltà decaddero ed anche se entrambe le isole continuarono ad essere abitate, erano certamente meno ricche e militarmente forti, e così finirono per essere assoggettate prima ai Micenei (gli Achei di Omero) e poi agli Egizi che all'epoca erano sottomessi ai Persiani.

Gli scavi condotti negli ultimi decenni hanno permesso di constatare che gli abitati di Thira furono distrutti e sepolti sotto la cenere vulcanica in una eruzione avvenuta intorno al 1600 A.C., e le stime parlano di una eruzione ben più catastrofica di quella del Krakatoa nel 1888 per cui si pensa che anche le città su Creta siano state distrutte dalla combinazione di terremoti, tsunami e cenere, dando un colpo fatale alla struttura economica e sociale delle due popolazioni.

Ed Atlantide? La storia di Atlantide è di terza mano: raccontata da Platone, che l'aveva sentita da Solone che a sua volta l'aveva sentita da un sommo sacerdote durante una sua visita in Egitto nel 590 A.C., cioè in un periodo in cui gli Egizi avevano una base navale a Thira e potevano benissimo aver sentito il racconto di una antica civiltà distrutta da una catastrofe di oltre 1000 anni prima. Poche notizie, in cui si parla di una potente ed evoluta civiltà divisa su due isole, che venne distrutta per punizione da parte di Zeus per mezzo di una immane eruzione vulcanica: suona familiare?


11/05/2009

MIKONOS, DELOS...

Secondo il nostro "Pilot Book" pare che gli Inglesi usino Mykonos come esempio tipico di un luogo che è stato completamente rovinato e snaturato dal turismo; era quindi con una certa trepidazione che ci siamo avvicinati al nuovo porto appena fuori dal paese: sarà una fregatura, ci domandavamo?

Per la verità, la trepidazione era anche aumentata non poco dal via-vai di traghetti e navi da crociera, che percorrono la rada a palla, per ormeggiarsi allo stesso porto dove eravamo diretti anche noi...

Comunque, una volta arrivati ed ormeggiati lungo il molo, grazie alla cortesia dello skipper di una barca charter che si è spostato per farci un po' di spazio, ci siamo procurati un mezzo di trasporto ed abbiamo cominciato l'esplorazione! L'isola è certamente molto meno spettacolare di Santorini, ma specialmente dalla parte Est, cioè quella opposta al paese e relativamente meno costruita, ha un suo fascino quieto, con tutte le sue casette a cubi bianchissimi e le finestrelle azzurre e l'infinità di chiesette (si dice che siano 365, ma non abbiamo verificato!).

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche la cittadina si è rivelata una sorpresa: certo, è piena di turisti ed i negozi seguono il ritmo di una taverna-un negozio di abbigliamento-una gioielleria costosissima-un negozio di souvenir-una taverna e via di questo passo, ma le casette e le viuzze intricatissime dove ci si perde dopo 10 metri sono simpatiche e piacevoli. Bella, ci è piaciuta, e dopo un paio di giorni non ci perdevamo neppure più così spesso!!

Inevitabile la gita in battello alla vicinissima isola di Delos, che nell'antichità era considerata il luogo di nascita di Apollo e della sua gemella Artemide, e sulla quale erano stati eretti molti templi da parte delle varie città della Grecia. Per poche centinaia d'anni Delos divenne anche un importantissimo centro commerciale, ma le sue ricchezze attrassero l'attenzione di tutti i farabutti del Mediterraneo e la città fù saccheggiata e messa a ferro e fuoco un paio di volte, finché nei primi anni dell'Era Cristiana perse rapidamente di importanza e fu abbandonata.

 

 

 

 

 

 

 

 

Le gita intorno alle estese rovine della città è molto interessante, e la vista dal cocuzzolo dell'isola, dove si trovava un tempio a Zeus ora pressocché scomparso, è spettacolare!

Complessivamente, Mykonos ci è piaciuta; forse troveremo altre isole meno famose (e meno affollate!) ma ugualmente piacevoli, è ora di ripartire, stavolta non più verso nord bensì verso ovest, Atene ed il Canale di Corinto.


19/05/2009

ATENE, da A come AGORA a Z come ZEA MARINA...

"Atene, la più brutta capitale europea", diceva il nostro Pilot Book; poi aggiungeva "beh, se proprio siete lì, approfittatene per andare a vedere il Partenone ed il Museo Nazionale"...

Non siamo mica tanto d'accordo: si la città è grande e costituita perloppiù di brutti palazzoni costruiti negli ultimi decenni, ma il centro storico, con molte vie chiuse al traffico delle auto, è gradevole, e la vasta area che circonda l'Agorà e l'Acropoli è stata allestita bene. Il Partenone è senz'altro il "pezzo forte", ma in realtà l'intero complesso dell'Acropoli, l'antica agorà ed i vari templi sono uno più spettacolare dell'altro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Quanto al Museo Nazionale, è strapieno di opere d'arte eccezionali, ci vuole una giornata per una visita piuttosto affrettata! La mia preferita è la statua in bronzo di Poseidone nell'atto di lanciare il suo tridente (ma non tutti gli studiosi sono d'accordo, forse è Zeus che stà per lanciare un fulmine...), una scelta non molto originale (ma è meglio tenersi buono il dio del mare!).
Come numerose altre, questa statua è stata recuperata in mare, dal luogo di un antico naufragio.

Avevamo quasi deciso di saltare Atene, sia per via dei commenti non proprio entusiastici del Pilot Book e sia per la difficoltà di trovare un ormeggio in zona; l'annunciato arrivo di una perturbazione ci ha spinto a fare un tentativo con Zea Marina e, miracolo, ci hanno trovato un posto! Il porticciolo è lontano dal centro città, ma in capo ad un paio di giorni avevamo padroneggiato i percorsi di autobus e Metropolitana che ci hanno permesso di girare in lungo ed in largo per la capitale.

Ora, dopo quasi una settimana di sosta, stiamo per ripartire diretti verso il Canale di Corinto, che ci permetterà di raggiungere rapidamente le isole dello Ionio che già conosciamo da un viaggio precedente.


28/05/2009

CORINTO...

Da Atene, la più logica via verso casa passa dal Canale di Corinto, una scorciatoia che permette di evitare il lungo giro attorno al Peloponneso; già nell'antichità le navi venivano trascinate attraverso l'istmo e Nerone perfino iniziò a scavare un canale, ma i lavori furono presto abbandonati.

Ora il canale ha perso di importanza, le navi grandi non ci possono passare e comunque il traffico mercantile tra l'Adriatico ed Atene non è molto vivace; abbiamo avuto l'impressione che gli yacht rappresentino ormai una grossa percentuale dell'intero traffico (sarà per questo che il transito è carissimo!).

Da Atene al canale sono una trentina di miglia navigando verso Ovest, ed una volta passati ci sono un'altra sessantina di miglia sempre grossomodo verso Ovest prima di arrivare alla strettoia che marca la fine del Golfo di Corinto e l'inizio dell'ampio Golfo di Patrasso (chissà perchè "andare a Patrasso" in Italiano ha preso il significato di "andare a ramengo"?).
La zona è notoriamente ventosa, e quindi non ci siamo sorpresi di aver avuto forti raffiche che scendevano dalle valli, altalenando tra i 10 ed i 30 nodi ogni pochi minuti: difficile avere la velatura giusta!

Il passaggio del Canale è stato divertente, stretti tra due ripide pareti verticali distanti tra di loro poco più di una ventina di metri, ed abbiamo avuto il canale tutto per noi, niente navi o altre barche; sono solo tre miglia comunque, quindi il gioco è finito presto, e ci siamo trovati di nuovo esposti ad un forte vento da nord.

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo andati a ridossarci in una baietta nel Golfo di Krissaios, e la mattina successiva abbiamo deciso di risalire il golfo fino alla cittadina di Itea, dove c'è uno degli innumerevoli marina non finiti che costellano tutta la Grecia; gradevole cittadina, e da lì abbiamo raggiunto in auto il sito della antica Delfi, incastonato in uno scenario mozzafiato sulle pendici del monte Parnaso. Siamo tornati stanchi morti, e ci siamo concessi una cena in una delle numerose taverne sul lungomare di Itea.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo Itea, il vento da Nord è girato ad Ovest, forte e dritto sul naso, per cui abbiamo dovuto attendere l'alba per scappare velocemente verso lo Ionio prima che si alzasse nuovamente il vento; il trucco ha funzionato, già a metà mattina siamo passati sotto al bel ponte sospeso che marca la fine del Golfo di Corinto, ed a sera abbiamo raggiunto il porticciolo di Agia Eifimia sull'isola di Cefalonia, che volevamo visitare avendola saltata nei viaggi precedenti in questa zona.

 

 

 

 

 

 

 

 

Non abbiamo ancora incrociato la rotta dell'andata, ma siamo in acque che abbiamo già navigato: un altro passo verso casa, e festeggiamo con una bottiglia di sidro.


07/06/2009

IL CERCHIO SI CHIUDE...

Anche se da alcuni giorni stavamo navigando in acque già frequentate in precedenti crociere, non avevamo ancora incrociato il percorso dell'andata di questo viaggio; oggi siamo arrivati a Brindisi, da dove eravamo passati all'andata, e quindi anche questo traguardo è archiviato!

Rimangono 400 miglia circa, poi Shaula verrà messa all'asciutto per un po' di ben meritata manutenzione.


20/06/2009

A CASA!!...

Il viaggio è finito!! Dopo Brindisi, ci siamo fermati un paio di giorni a Vieste, dove ci ripromettevamo di festeggiare la "chiusura del cerchio", e poi ci siamo recati direttamente ad Aprilia Marittima, dove abbiamo messo Shaula3 a terra per un breve periodo di manutenzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fa' una certa impressione tornare a casa dopo quasi due anni di assenza, e le cose da fare sono innumerevoli e ci terranno occupati per qualche mese almeno! Stiamo anche pensando ai prossimi viaggi, il nord-Europa ed i canali della Francia sono in cima alla lista!

Dovremo organizzare anche le foto (circa 25.000!!) e le riprese video del viaggio, per selezionare e montare il materiale migliore, come pure dovremo aggiustare il sito web che è completamente disastrato!

 

LEGGETE IL CONSUNTIVO DEL VIAGGIO

 

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 21/09/2014

The Shaula4 website (text and images) by Gianfranco Balducci is licensed under a
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