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 Rally?


 

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Accettata l'idea che non ce la sentivamo di investire più di due anni in questa avventura, come fare per garantirle le massime probabilità di successo?

Dopotutto, lo scopo di un viaggio di questo genere è di godersi i luoghi visitati: per massimizzare il tempo a disposizione a questo scopo, è pertanto importante:

- avere una barca veloce ed in ottimo stato di manutenzione, per minimizzare il tempo trascorso nelle traversate ed il rischio di dover perdere tempo in riparazioni una volta arrivati.

- ridurre al minimo i tempi morti (pratiche burocratiche, ricerca di ricambi introvabili, tempi di attesa da terzo mondo.....).

.....e qui è dove entra in campo l'ipotesi di aggregarsi ad un Rally organizzato:

Cos'è un Rally?

- sostanzialmente, un gruppo di barche naviga lungo un percorso e seguendo un calendario prefissati; durante la navigazione, collegamenti radio giornalieri permettono eventualmente alle barche di assistersi a vicenda, e quando si raggiunge il porto esiste una organizzazione a terra che si preoccupa di:

- procurare posto in porto
- sveltire le pratiche burocratiche
- organizzare eventi comuni durante il periodo di sosta (feste, visite, a volte anche ottenendo autorizzazioni che non verrebbero date a singoli visitatori)
- portare dall'Europa parti di ricambio precedentemente richieste via radio
- aiutare nella ricerca di parti/tecnici, ecc.
- gestire, in alcune parti del mondo piuttosto rischiose, le necessarie misure di sicurezza ed il rapporto con le autorità

- una volta giunti nelle principali mete turistiche, il calendario è organizzato in modo da lasciare ad ogni equipaggio il tempo di navigare e/o visitare i luoghi in libertà.

- se tutto funziona bene, il rischio che incidenti imprevisti possano compromettere il godimento dei periodi a terra, o addirittura il viaggio, dovrebbe essere minimizzato.

FANTASTICO!! ...dov'è il problema, allora?

- qualche inconveniente, ovviamente, c'è:

- il costo di partecipazione è molto elevato e sebbene questo sia giustificato dal costo di avere una o più persone che gira intorno al mondo seguendo le barche, se tutto và bene e si finisce col non approfittare del supporto, si resta con la sensazione di avere gettato i soldi.

- si è obbligati a seguire un percorso ed un programma rigido, in particolare sulle date di partenza: se non si è pronti, si è lasciati indietro senza pietà! (e l'organizzazione di supporto parte anch'essa!!).

- il programma è calibrato sulla dimensione media delle barche partecipanti (solitamente piuttosto grandi): anche se non è proibitivo per barche medie, si rischia di arrivare in porto ogni volta quando gli altri hanno già fatto bisboccia e stanno per ripartire!

- la compagnia è obbligata, ed è impossibile prevedere come saranno i rapporti con gli altri partecipanti. 

- inoltre, e questo ci ha dato qualche ansia, ci sarebbe piaciuto avere l'opinione di qualcuno che abbia sperimentato questa formula in passato, ma non è stato facile ed abbiamo captato alcuni segnali di insoddisfazione e ben poche risposte decisamente positive.

Quali Rally sono disponibili?

All'epoca, l'evento che, sotto nomi diversi, esisteva da più tempo era il "Blue Water Rally", che si svolgeva ogni due anni con partenza in ottobre da Gibilterra.

Proprio in quel periodo (inizi 2006) era stato annunciato per il 2007 un nuovo Rally, chiamato "World ARC", da parte degli stessi organizzatori dell'ormai collaudatissimo rally transatlantico "ARC".

Pro e contro?

BWR:

Pro:

- itinerario ed organizzazione ben collaudati
- partenza e ritorno dall'Europa (Gibilterra)
- gruppo non enorme (una trentina di barche?)
- tradizionalmente orientato ad equipaggi "familiari"

Contro:

- rientro via Golfo di Aden e Mar Rosso che genera qualche inquietudine per il rischio-pirati!!
- voci di qualche insoddisfazione tra i partecipanti a Rally precedenti

WORLD-ARC:

Pro:

- organizzazione ben nota (ma per loro il giro del mondo era una novità)
- interessante alternativa di rientro via Capo di Buona Speranza-Caraibi-Azzorre, evitando il pericoloso Golfo di Aden e di conseguenza il Mar Rosso

Contro:

- blanda connotazione "competitiva" (è una crociera o una corsa?)
- viaggio via Capo di Buona Speranza decisamente più lungo, e di conseguenza tappe ancora più "tirate" di quelle del BWR (in generale, sembra tagliato per barche molto grandi)
- partenza e ritorno dai Caraibi

ALLORA, LA DECISIONE?

In effetti, le decisioni da prendere erano due:
1) partire con un Rally o no,
2) quale Rally scegliere

Alla fine, la decisione - sofferta - è stata di partire con un Rally perché abbiamo ritenuto che in un viaggio limitato a due anni la disponibilità di una assistenza esterna fosse molto utile.

Nonostante le preoccupazioni date dalla rotta via Golfo di Aden, abbiamo scelto il Blue Water Rally, principalmente perché ci sembrava che la nostra barca fosse troppo piccola per affrontare il molto più lungo percorso di ritorno del World-ARC.
 

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Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 11/11/2014

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